I Grandi Cantanti del Tango: Voce e Poesia
Il tango argentino non è solo musica da ballare: è anche poesia cantata, espressione lirica di emozioni profonde, di storie d’amore, di nostalgia e di vita vissuta. I cantanti di tango hanno avuto un ruolo fondamentale nel trasformare questa musica in un linguaggio universale, capace di toccare il cuore di chi ascolta. Le loro voci hanno dato forma alle parole, rendendo immortali versi che raccontano l’anima di Buenos Aires.
storia del tango argentino
Il nome che domina la scena del tango cantato è quello di Carlos Gardel. Nato in Francia o in Uruguay — la sua origine è ancora oggetto di dibattito — Gardel cresce a Buenos Aires e diventa il simbolo del tango nel mondo. Con la sua voce profonda e melodiosa, interpreta brani che sono diventati classici assoluti: “El día que me quieras”, “Mi Buenos Aires querido”, “Volver”. Gardel non è solo un cantante, ma anche attore e compositore. La sua morte tragica in un incidente aereo nel 1935 lo consacra come mito eterno: “Gardel canta cada día mejor”, si dice ancora oggi.
Dopo Gardel, il tango cantato continua a evolversi. Negli anni ’40 e ’50 emergono voci potenti e personali come quella di Edmundo Rivero, con il suo timbro grave e la sua interpretazione intensa. Rivero è anche un grande conoscitore del lunfardo, il gergo popolare di Buenos Aires, che usa con maestria nei suoi testi. Roberto Goyeneche, detto “El Polaco”, porta il tango a nuove vette interpretative con il suo stile spezzato, drammatico e profondamente espressivo. Le sue versioni di “La última curda” e “Afiches” sono considerate capolavori.
Le cantanti hanno avuto un ruolo meno visibile ma altrettanto importante. Tita Merello, Virginia Luque, Susana Rinaldi: donne che hanno dato voce al tango con forza e sensibilità. Susana Rinaldi, in particolare, ha contribuito alla rinascita del tango negli anni ’80, portando avanti un repertorio impegnato e poetico, spesso legato alla memoria e alla giustizia sociale.
Il tango cantato si distingue per la qualità dei suoi testi. Autori come Enrique Santos Discépolo, Homero Manzi e Cátulo Castillo hanno scritto versi che sono veri e propri poemi urbani. Discépolo, con brani come “Cambalache”, ha saputo denunciare l’ipocrisia e il caos del mondo moderno con ironia e amarezza. Manzi, con “Malena” e “Sur”, ha celebrato la bellezza e la malinconia della città.
Oggi, il tango cantato continua a vivere grazie a nuove voci e reinterpretazioni. Artisti contemporanei come Adriana Varela e Juan Carlos Baglietto portano avanti la tradizione con stile personale, mescolando tango con rock e musica popolare. Le parole del tango restano vive, capaci di raccontare l’amore, la perdita, la speranza e la memoria.
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